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catalogo per soggetti ultimo aggiornamento 13.03.2003


archeologia > archeologia e storia dell'arte greca e romana > le origini dell'arte greca

Le origini dell'arte greca

Uno dei problemi di maggiore rilievo nello studio degli anni di transizione fra la tarda età del bronzo e la prima età del ferro - la Dark Age - è quello della formazione dell'arte greca e dei suoi rapporti con la civiltà minoica e micenea . Primaria linea di ricerca del Centro di Studio sull'Archeologia Greca, il problema è stato affrontato con particolare riguardo alla prospettiva cretese, all'affermarsi del protogeometrico e del geometrico e al successivo sviluppo dell'arte dedalica. Un apporto fondamentale è venuto dagli scavi di Prinias (Rizza: 41, 43, 44, 52, 53, 56, 59, 63, 71, 73, 81, 83, 88, 96) che hanno consentito il recupero di un'imponente quantità di materiali nuovi compresi tra la fine del miceneo e la metà del VI sec. a.C. e hanno permesso di riconsiderare il rapporto tra civiltà greca e mondo minoico-miceneo non più nell'ottica di una "frattura", ma bensì in quella di una "continuità" che tende a vedere i due momenti strettamente collegati. Elementi a favore di una continuità sono evidenti, a Prinias, nelle tecniche costruttive, in particolare nei muri del quartiere nord della Patela che, utilizzando nella struttura grandi blocchi di roccia, richiamano analoghe tecniche costruttive di età neopalaziale, attestate nel vicino insediamento di Flega.

Ulteriori osservazioni consentono il repertorio delle forme ceramiche e quello dei motivi decorativi, sia quelli relativi alla produzione dell'officina indagata in località Mandra di Gipari ; Palermo 14; Rizza 75; Tomasello 10), sia quelli relativi ai materiali dall'abitato (Patela e dalla necropoli (Siderospilia , e più in particolare alla personalità del Pittore di Prinias , attivo in età geometrica e strettamente legato alla tradizione figurativa neopalaziale. Lo studio della produzione artistica di un centro non "primario", quale Prinias , sottolinea tuttavia esplicitamente la necessità di approfondire il problema dei canali di trasmissione di elementi orientali nellíarte greca di età orientalizzante e di riconsiderare, in quest'ottica, il ruolo svolto da Creta e dalla forte tradizione minoico-micenea che persiste nell'isola durante la Dark Age.

Vaso (43 K)

Un osservatorio particolare per lo studio del persistere della tradizione minoica e subminoica in periodo arcaico, per la conoscenza del ruolo primario svolto da Creta nella formazione della civiltà greca e soprattutto nella diffusione di motivi orientalizzanti nel mondo greco, è costituito dalle ricerche, che il CSAG svolge, sulla formazione della scultura greca ed in particolare sulla plastica dedalica. Lo studio di questo specifico argomento, che ha tratto spunto dall'edizione di due importanti stipi cretesi (Gortina e Axos: (Rizza: 37, 40), ha messo in risalto la continuità che lega líespressione artistica cretese dal subminoico alla fase più evoluta del dedalico. Trova così conferma la tradizione, già adombrata nel mito di Dedalo, che assegnava a Gortina il ruolo centrale nell'elaborazione, sviluppo e diffusione della plastica del primo arcaismo greco (Rizza 30).




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