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catalogo per soggetti ultimo aggiornamento 13.03.2003


filologia ed epigrafia > filologia ed epigrafia del vicino oriente antico > filologia anatolica

Filologia anatolica

Il campo della filologia anatolica abbraccia lo studio di documenti epigrafici in lingua ittita, accadica, hurrica ed urartea, risalenti al II e I millennio a.C. e provenienti sia dall'Anatolia che da zone limitrofe.

Gli studi di filologia condotti presso la Sezione Anatolica dell'ISMEA si articolano nei seguenti settori di ricerca:

Ittitologia

L'attività dei ricercatori dell'ISMEA riguarda:

- la pubblicazione in autografia di testi dell'archivio di Boghazköy (Salvini 15, 18);

- la pubblicazione in trascrizione e traduzione con commento di testi ittiti di natura magico-religiosa e amministrativa (Giorgieri 1-2, 6, 9; Trémouille 5, 11);

- la pubblicazione e lo studio di documenti accadici dell'epoca di Hattusili I (1550 a. C. ca.) provenienti dall'archivio di Tikunani (Salvini 115, 127);

- l'aggiornamento del repertorio Les noms des hittites di E. Laroche sulla base dei testi editi recentemente (Trémouille 13); (vedi anche)*

- lo studio della struttura compositiva e dei modelli letterari di alcune categorie di testi ittiti (Trémouille 19-22);

- lo studio di problematiche storico-culturali concernenti l'ideologia della regalità (Giorgieri 8) e l'attività nel campo dell'architettura idraulica dei sovrani ittiti (Trémouille 18).

 

Hurrico

Le ricerche svolte nella Sezione Anatolica dell'ISMEA, relative a questo ambito, riguardano:

- l'edizione in autografia di testi hurrici da Boghazköy (Salvini 15, 18);

- l'edizione in trascrizione, traduzione e commento di testi hurrici di varia provenienza (Salvini 127, 139);

- la traduzione italiana della cosidetta "Lettera di Mittani" (Giorgieri 16);

- l'interpretazione filologica di alcuni passi della "Lettera di Mittani" e di testi hurrici da Boghazköy (Giorgieri 10, 13-15);

- l'onomastica, con l'analisi di antroponimi hurriti presenti nei testi hurrico-accadici da Arrapha (Giorgieri in preparazione) e nei testi da Boghazköy (Salvini 91).

Corpus delle iscrizioni hurrite

Un programma di larghissimo respiro è quello del "Corpus der hurritischen Sprachdenkmäler"*, edito a Roma, che si svolge da più di due decenni in collaborazione con la Freie Universität di Berlino e la Julius-Maximilians-Universität di Würzburg. Esso consiste nella pubblicazione in trascrizione e con apparati filologici di tutta la documentazione epigrafica in lingua hurrica di diversa provenienza (Hattusa, Mittani, Ugarit, Alalah, Mari, Meskéné e Nuzi). Finora sono usciti otto dei circa quindici volumi previsti (Salvini 59, 69), ed alcuni sono in fase avanzata di redazione (Salvini, Trémouille 24).

Dal 1993 è stato creato un programma informatico "ad hoc" per la raccolta, la eleaborazione e la pubblicazione in trascrizione di testi cuneiformi in lingua hurrica, ittita, sumerica ed accadica (GHISA)

* link con la scaletta dei testi inserita in GHISA




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