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catalogo per soggetti ultimo aggiornamento 13.03.2003


archeologia > archeologia e informatica > ricostruzione del territorio antico

Ricostruzione del territorio antico

La conoscenza dell' ambiente fisico in cui si opera è la base di partenza per qualsiasi attività si svolga sul territorio. Le sue caratteristiche possono essere meglio comprese se si effettua una ricostruzione storica delle modificazioni subite dal medesimo nel corso dei secoli, di cui l'aspetto attuale è il risultato.

Per ricostruire il paesaggio antico, considerato sempre come il risultato delle relazioni tra l'uomo e l'ambiente, si applicano studi di tipo multidisciplinare, multidimensionale e multiscalare.

- La multidisciplinarità è legata all'insieme complementare delle informazioni fornite da scienze diverse quali: l'archeologia, la topografia, la geografia, la geologia, la geomorfologia, la fisica, la paleobotanica, la statistica e, non ultimo, il telerilevamento.

- La multidimensionalità deriva dalla stratificazione di dati, raccolti dalle scienze menzionate, la cui elaborazione in forma integrata permette una lettura chiara e univoca dei risultati ottenuti. A questo scopo si applicano alle tematiche archeologiche le tecniche di elaborazione di dati digitali spazialmente referenziati nell'ambito di Sistemi Informativi Territoriali (GIS).

- La multiscalarità di una ricerca archeologico-territoriale rappresenta invece la possibilità di lavorare su scale di dati diverse, dalla realtà locale propria dello scavo singolo, a quella regionale, in cui si cercano di esaminare le interrelazioni spaziali tra siti per lo più cronologicamente e tipologicamente omogenei, al fine di ricavare informazioni più precise sulle organizzazioni economica e sociale delle antiche comunità. (Parmegiani, 43)

La ricostruzione del territorio antico è basata sull'integrazione del dato archeologico col dato ambientale che costituisce la chiave interpretativa delle scelte insediamentali. Gli studi inerenti prendono in esame dati, espressi per lo più in forma numerica e raccolti nel contesto delle discipline sopra menzionate, che vengono elaborati per ricavare prodotti tematici (in forma numerica), i quali, insieme a quelli originari, permettono di definire dei parametri da assegnare ai siti archeologici. Questi parametri vengono elaborati tramite metodi di analisi mirate per ottenere una definizione quantitativa dei fattori che determinano l'aspetto del territorio nel quale sono localizzati i siti. I risultati vengono poi interpretati dal punto di vista archeologico tenendo presente le caratteristiche tipologiche e cronologiche dei singoli "siti" per definire i presupposti territoriali che sono stati alla base delle scelte insediamentali.

Su questa base si possono creare dei "modelli" di descrizione evolutiva di diverse tipologie territoriali tramite una ricostruzione dei paleoambienti, anche sulla base delle informazioni derivanti dagli scavi archeologici; modelli che potranno essere utilizzati per studi su aree con caratteristiche analoghe.

Una ricerca basata sul tipo di approccio descritto viene svolta fin dal 1989 nellíambito di una collaborazione fra l'Istituto per gli Studi Micenei ed Egeo-Anatolici e l'Istituto di Astrofisica Spaziale.




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